Corsi di vita

Il termine corsi di vita trae origine dall’assunto che lo svolgersi dell’esistenza umana sia influenzato da istituzioni e valori sociali e non solo da fattori biologici. 
Lo studio dei corsi di vita ha riguardato due aree principali di indagine. Da una parte, si è cercato di porre in luce l’operare, per così dire, di orologi sociali, i quali stabiliscono: a) le età alle quali possono essere assunti i vari ruoli sociali (ad esempio: quelli connessi all’apprendimento scolastico, all’esercizio di un lavoro, alla formazione di una coppia, alla capacità di allevare dei figli, al ritiro dal mondo del lavoro); e b) le sequenze con cui dovrebbero avvenire le assunzioni di questi ruoli (ad esempio: prima di iniziare a lavorare si finisce di studiare; prima di sposarsi il futuro marito deve avere un impiego relativamente stabile; e così di seguito).

I temi specifici identificati a tal proposito sono riconducibili a:

• infanzia;

• adolescenza;

• giovinezza;

• transizione ai ruoli adulti;

• età adulta;

• età anziana.

Il termine corsi di vita trae origine dall’assunto che lo svolgersi dell’esistenza umana sia influenzato da istituzioni e valori sociali e non solo da fattori biologici.
Lo studio dei corsi di vita ha riguardato due aree principali di indagine. Da una parte, si è cercato di porre in luce l’operare, per così dire, di orologi sociali, i quali stabiliscono: a) le età alle quali possono essere assunti i vari ruoli sociali (ad esempio: quelli connessi all’apprendimento scolastico, all’esercizio di un lavoro, alla formazione di una coppia, alla capacità di allevare dei figli, al ritiro dal mondo del lavoro); e b) le sequenze con cui dovrebbero avvenire le assunzioni di questi ruoli (ad esempio: prima di iniziare a lavorare si finisce di studiare; prima di sposarsi il futuro marito deve avere un impiego relativamente stabile; e così di seguito).
Nello studio delle variazioni attraverso il tempo delle disuguaglianze nei corsi di vita, il processo di raggiungimento della condizione adulta rappresenta un punto di riferimento naturale. Il generale il diventare adulti è un costrutto in qualche modo artificiale, in quanto non è assolutamente detto che i membri di una data società condividano una nozione comune e costante nel tempo di “età adulta”. Tuttavia in ogni sistema sociale è quasi sempre possibile identificare un insieme prevalente di norme e aspettative che stabiliscono legami più o meno stretti fra le diverse “età” in cui si articolano i corsi di vita individuali e particolari esperienze, status e assunzioni di ruolo. In questa prospettiva gli scienziati sociali sono generalmente d’accordo nel ritenere che in tutte le società occidentali contemporanee diventare adulto implichi una serie di cambiamenti i status e assunzioni di ruolo che portano a una progressiva indipendenza dalla famiglia di origine, accompagnata da una crescente responsabilità nei confronti di altri individui. Più espressamente, il passaggio all’età adulta è visto come un processo che investe diverse sfere della vita e articola in un certo numero di eventi topici ai quali corrispondono altrettante transizioni di status.
Va sottolineato come la configurazione di una biografia normale è bel lungi dall’essere statica. Dall’altra parte, lo studio dei corsi di vita presta attenzione alle disuguaglianze osservabili nelle età alle quali vengono assunti i vari ruoli sociali e nella configurazione dei percorsi che portano a tale assunzione. Un conto è, ad esempio, ultimare gli studi a 26 anni dopo aver conseguito un titolo di studio universitario, altro conto è averli conclusi a 14 anni con la sola licenza media. Un conto è, per fare un altro esempio, diventare imprenditore a 30 anni, senza avere fatto alcun lavoro precedente e su designazione del proprio padre, altro conto è diventarlo a 50 dopo avere iniziato a lavorare come operaio a 16 anni, ed essersi messo in proprio, come piccolo artigiano, a 30. Le età considerate “giuste” possono quindi variare a seconda della classe sociale, del genere, dell’etnia e della generazione. In particolare, il calendario degli eventi che scandiscono il corso di vita degli individui tende a modificarsi nel tempo. Questi cambiamenti sono imputabili al fatto che soggetti appartenenti a coorti anagrafiche differenti crescono in periodi caratterizzati da eventi storici, assetti istituzionali, climi culturali e condizioni strutturali diversi e pertanto affrontano le diverse transizioni che caratterizzano il corso di vita con dissimili corredi valoriali, aspirazioni, vincoli e opportunità.
Sull’insieme di questi temi si sono sviluppati due orientamenti di ricerca. Il primo, di carattere biografico e qualitativo, si focalizza sul senso socialmente attributo alle varie transizioni e alle variazioni, nel tempo e nello spazio, di queste attribuzioni di senso. Il secondo, di stampo quantitativo, tende a fare emergere le regolarità che caratterizzano le tappe e le sequenze dei corsi di vita, e la strutturazione attorno ad esse di disparità sistematiche.